lunedì 6 settembre 2010

Tolleranza zero - 1

"Niente è reale, tutto è lecito"
Certi meccanismi, certe forme mentali, certe frasi o certi dati di fatto, sembrano talvolta essere talmente assodati o ripetuti che, come la sabbia cade nel mare, sembrano sedimentarsi, piano, piano, nelle menti. Sgusciano fuori come serpenti d'acqua in forma di locuzioni, di frasi di rito per dar l'avvio ad un pensiero, di obiezioni classiche per affermazioni scomode. Eppure, se le vedi, queste sabbie sono fatte di nulla. Sono inconsistenti, senza fondamento. Ma questo nulla di fatto ha delle conseguenze di peso.

Sbroccare per la verità
C'è un motivo in particolare che mi spinge ad amare la lettura e il confronto: è la ricerca della verità. In questo senso internet ha molto aiutato le persone come me: bastano pochi click e con poca fatica (ma tutto sommato è falso, la ricerca della verità ne richiede sempre molta) è possibile accedere ad un gran numero di utili informazioni. D'altro canto, però, è necessario lavorare di fino per scartare quelle inutili e dannose. Internet ha anche contribuito a dare proporzioni mondiali all'antichissimo fenomeno della diffusione di bufale e ciarlatanismi di vario genere.
Come ho avuto già modo di scrivere, trovo utile frequentare social network e forum. Utile per sondare qual'è lo stato d'animo collettivo, almeno di una certa tipologia di gruppi; per capire quali direzioni "l'uomo-folla" preferisce prendere rispetto a quelle dell'"uomo individuo". Come si muove il mondo insomma, cosa lo prende, su cosa si fa leva per percularlo. Mi serve anche per difendermi, per evitare di far parte dell'"uomo-folla" quando questo, con stoltezza, si fa tirare per il naso in direzioni masochistiche.
Spostandoci un tantino da quello che voleva essere l'argomento d'esordio del post, il revisionismo storico ed il suo uso politico, parto da un episodio di vita e incazzatura vissuta e su forum, per poi proseguire in una sorta di flusso di coscienza che, come filo conduttore, vuole avere proprio la ricerca, spesso estenuante, della verità.

La goccia che non fa traboccare il vaso
L'omeopatia è una gran cazzata. E scusate se è poco. Non c'è da spendere troppe parole in sua difesa. L'apologia omeopatica si basa su assunti come questi:
- "Con il mio cane/mio nonno/mio figlio ha funzionato. Non ho detto loro nulla: non c'è effetto placebo"
- "Mi sento un caso assolutamente peculiare, su di me l'omeopatia funziona, su di te potrebbe non funzionare. Non siamo tutti uguali"
- "Ci mette molto tempo per funzionare, non è come la medicina tradizionale che pretende di trovare una cura immediata alle necessità del corpo in malattia"
Questa è falsità pura e semplice. Ma non sono io a dirlo, sono le ricerche, la comunità dei ricercatori, dei medici, le evidenze sperimentali di ricerche condotte con tutti i crismi. Ma non basta. L'omeopatia è una questione oramai metafisica. Sei dei nostri o no? Ci credi o non ci credi? Se non lo fai, bè, non puoi smontare il castello di carte altrui, costruito con tanto sudore su carteggi ed esperienze basati su tale immane raccolta di fuffa. Con me funziona. Punto.
Dare del ciarlatano ad un medico omeopata è considerato offensivo. Mah, forse perché è poco, meglio stregone. E fu così che, intitolando un topic "ciarlataneria e medicina", senza alcun riferimento (esterno) al fenomeno omeopatia, fui avvertita del fatto che sarei stata passibile di denuncia. Fornirei volentieri nome, cognome ed indirizzo a chi si prendesse la briga di inoltrarla, questa denuncia: non credo avrebbe molta speranza di vincere.
E sono stata in qualche modo "accusata" di "avere degli interessi in ballo". O meglio, di prendere una posizione contraria alla "medicina alternativa" perché sono di parte. Di parte cosa? Sono stata indottrinata, forse? Mi hanno fatto il lavaggio del cervello? O forse ho scelto di intraprendere la strada di una maggior conoscenza scientifica per parlare di certi temi con una maggior cognizione di causa, proprio perché mi sono resa conto del fatto che certi strumenti critici, nonostante i miei (allora) 20 anni, non mi erano stati forniti?
Si può avere un cervello acritico qualsiasi sia il percorso di studi intrapreso nella propria vita. Perché la conoscenza non si acquisisce fagocitando slogan, scegliendo la risposta più semplice per metterci a posto la coscienza. O quella più suggestiva perché è affascinante. Non si può credere che il mercato omeopatico sia esente da speculazioni ed interessi e che queste siano un problema esclusivo delle grandi case farmaceutiche.
E come ho già scritto sul forum in questione:

« Io non voglio dare, diciamo, giudizi ideologici. Ciò che manca proprio a livello di mezzi di informazione è un'oggettività, mancano i riferimenti scientifici, e questa mancanza riduce molti dibattiti (quello sull'omeopatia è solo un esempio) a resoconti di conflitti ideologici, senza confronti razionali, o ad elenchi di esperienze personali senza reale validità ("con mio cugino/il vicino/il cane ha funzionato" Che validità ha? L'esperienza deve essere ripetibile, avere certi standard che la convalidino ed essere all'interno di un certo campione, il caso isolato da solo non vuol dire niente. È come quando un polacco ruba e si dice "bè tutti i polacchi sono ladri". Che validità ha?). Va da sé che queste lacune producano il solo frutto della confusione del fruitore/consumatore e quindi approcci non consapevoli verso varie tematiche es. l'omeopatia, specie se, come in questo caso, alcuni "giudizi" abbiano un forte appoggio popolare. Insomma, stiamo parlando di miti.

Io vorrei arrivare al punto in cui un fruitore di omeopatia (che può anche spendere miliardi in acquette, non è affar mio e non mi interessa, davvero!) sia consapevole del fatto che... si basa su fuffa. Ma che male fa la fuffa? Nessuno, si potrebbe obiettare. Ma in realtà se ci apriamo a un solo argomento a base di fuffa non vedo perché non dobbiamo accettarli tutti. Non si possono usare due pesi e due misure. Perché poi si creerebbero paradossi del genere:

Allo stesso modo se ci fossero i medici che come "medicina complementare" prescrivono le preghiere alla Madonna + acqua santa non sarebbe lo stesso ? pero' sai che casino .... ci sarebbero le proteste in strada per il vaticano che si intromette nella scienza ma forse i medici col crocefisso in tasca piero angela non lo denuncerebbero

Senza contare che l'esasperazione o peggio la disperazione per una malattia è molto facilmente sfruttabile. Legittimare metodiche senza fondamento non mi sembra una tutela nei confronti del malato (né dello Stato nel caso il s.s.n. dovesse rendere mutuabili gli omeopatici... vi immaginate in che posizione si troverebbe lo Stato nel caso arrivassero frotte di lamentele e richieste di rimborsi di gente sulla quale quei medicinali non hanno "funzionato"? Non sarebbe affatto invidiabile).
Insomma io non voglio "convincere" nessuno. Mi sta bene che un individuo scelga di fregarsene della "verità scientifica" e andare per la propria strada, alla fine si chiama fede, non ho argomenti per discuterne. MA un individuo deve arrivare alla consapevolezza del voler scegliere la fede, possibilità che non viene data più di tanto, perché manca un'informazione oggettiva nei confronti della medicina alternativa. Io credo che ben poche persone (non qui, ma in generale) conoscano i principi dell'omeopatia, viene pubblicizzata nel segno del marketing facendo leva sulla voglia di "ritorno alla naturalità", molte informazioni o non vengono date o sono faziose.»

Però, non capisco come, questa posizione viene presa per estremismo. La scienza non è una fede, sono d'accordo. Ma una verità oggettiva, almeno in questo caso, esiste, o può essere cercata, perché ignorarla? Perché non pensare che, in un mondo dominato dalle logiche del profitto, gli inganni non provengano da più di una direzione?

Termino con una frase di Paolo Attivissimo, noto bloggatore e smascheratore di bufale. Si tratta di una critica a chi ha acquistato il famoso Power Balance, ma sostituendolo con "omepatia", "pendolino", "biowashball", "cristalli magnetoterapici", la morale non cambia. Eccola qua:

a questo servono la conoscenza scientifica e il metodo d'indagine razionale: a non farsi buggerare dai ciarlatani.

Ah, e se siete fra quelli che hanno comperato il Power Balance, lasciate che ve lo dica senza troppi giri di parole: siete dei fessi. Offendetevi pure: vuol dire che siete due volte fessi. La prima perché avete abboccato alla panzana del Power Balance, la seconda perché invece di ammettere di aver fatto una fesseria v'incazzate con me. La prossima volta, magari, provate a informarvi prima di comperare una patacca.