giovedì 26 novembre 2009

Poscritto di oggi

Dimenticavo. Il giorno successivo al mio post su "Colori Proibiti" sono corsa in libreria ad acquistarlo. Niente, era una calamita e non ho potuto (leggi: voluto) resistere. E ho fatto anche cosa buona e giusta, visto che lo sconto sui Feltrinelli non durava, come avevo erroneamente pubblicato, per tutto novembre, ma sarebbe finito proprio il giorno dopo il mio acquisto, che è stato a dir poco provvidenziale (certo, che fortuna). Adesso è sul mio scaffale, ma vorrei godermi ancora un po' l'attesa prima di iniziarlo.
More about Emily la strambaNel frattempo, come intermezzo, ho iniziato un libro a cui invece mia sorella non ha resistito, il romanzo di Emily the Strange ("Giorni Perduti" ih ih), che personalmente ho sempre trovato simpatica. Ho pianificato di leggere anche un altro libro per ragazzi, "Una scatola piena di nulla". Di fatto l'ho scelto io in biblioteca per mia sorella (molto disinteressatamente... inutile dire che titoli del genere su di me hanno sempre fatto molta presa). Ho anche preso in prestito "N.P." della Yoshimoto, che leggo sempre come intermezzo. Poi si passa a Mishima, ma ho deciso: prima "Confessioni di una Maschera". Poi si vedrà. Solo a scriverlo mi emoziono. Non avrei mai pensato di arrivare ad amare Mishima in questo modo.

Memoirs Of A Geisha, ovvero: è gradito il lieto fine

More about Memoirs of a Geisha UkDevo ammetterlo: all'inizio ero scettica. Tendo a scartare opere non saggistiche che hanno la pretesa di raccontare con veridicità un mondo che non appartiene all'autore, in quanto distante culturalmente e geograficamente da luoghi e usanze di un mondo diverso dal suo. Per un semplice motivo: è più facile sbagliare in quest'intento, che non riuscire.
Per quanto riguarda Golden, sono tornata sui miei passi, e molto presto: il suo romanzo non solo è scritto con la maestria di chi sa come rapire gli occhi di un lettore, facendo in modo che il libro lo segua ovunque egli vada. È anche un ottimo testo per apprendere con piacere e con fatica irrisoria molte informazioni sulla vita delle geisha, che tanto hanno colpito l'immaginario occidentale ma di cui davvero poco l'occidente conosce e ha voglia di sapere.
È vera una cosa, ammetto anche questo: alcuni elementi lo rendono terribilmente accomunabile ad un romanzo rosa. Però è anche vero che le peripezie sofferte dalla povera Chiyo, la grettezza del mondo in cui si trova calata, così povero di sentimento, ti impietosiscono tanto da prendere a cuore la protagonista. Temevo il finale amaro, invece sono rimasta piacevolmente stupita dal lieto fine. Ci stava, ci stava.

sabato 14 novembre 2009

Agli Ordini

Sporca rossa che crede ancora fermamente nella proprietà pubblica e nella cultura condivisa. Ecco cosa sono.
E in quanto tale sono compiaciuta e fremente di aver inserito nella lista dei desiderata della biblioteca comunale qualche titolo che ho avuto già il piacere di gradire e qualche altro che spero di gradire in seguito.
More about Razza padana In primis "Razza Padana" (Adalberto Signore e Alessandro Trocino, Bur), già letto e che voglio condividere, accattivante nel descrivere l'ascesa del fenomeno lega e la sua storia, intimamente legata a quella del suo leader e alle sue epiche uscite. Libro affatto di parte, piuttosto lucido anzi.
E poi, ancora, qualche titolo stanato all'interno del precedente, come "Dio Po" (Gian Antonio Stella, Baldini Castoldi Dalai), che però temo sia fuori catalogo.
More about Lineamenti di storia dell'arte giapponeseMore about La morte volontaria in Giappone Proseguendo verso Oriente, la mia speranza è riposta soprattutto nell'acquisto de "La Morte Volontaria in Giappone" (Maurice Pinguet, Luni Oriental Press), e "Lineamenti di Storia dell'Arte Giapponese" (Alida Alabiso, Bulzoni), piuttosto costosi da acquistare per conto mio; devo però sbrigarmi a colmare le mie lacune pregresse, qui la "Storia del Giappone" (Caroli e Gatti, Laterza) è stagnante all'anno 1185 almeno da gennaio scorso.
More about Medea More about Cassandra Passando poi a letture apparentemente slegate dai miei argomenti preferiti, ho inserito due libri della Wolf, "Medea" e "Cassandra" (E/O). "Apparentemente" perché non sono altro che due rivisitazioni di importanti donne dell'epica greca in chiave femminista, già consigliatemi tempo addietro da una mia ottima professoressa di italiano.

Colori Proibiti

More about Colori proibiti Spesso cerco, con grosso sforzo, di autoimpormi delle regole al fine di riuscire almeno a sovvenzionarmi un caffè o un aperitivo quelle poche volte in cui sono fuori casa e ne ho voglia, o quando la mia vita sociale lo richiede. Molto più spesso, però, mi sento vacillare dinanzi alle tentazioni, ed ecco che, senza nemmeno accorgermene, all'improvviso non riesco più ad intravedere il fondo del mio portafogli per quanto si è fatto buio, vuoto e triste, buono solo per fungere da dimora alle tarme.
Questo era il motivo per il quale non stavo entrando in una libreria da tempo, finché non sono stata costretta a varcare la soglia del mio luogo di perdizione per eccellenza. Eccomi davanti alla pila delle edizioni Feltrinelli scontate del 25% per tutto Novembre (devo sbrigarmi!!!), che afferro con cupidigia libri un po' qua e un po' là, fino ad approdare su Mishima, ormai mio porto sicuro.
Questo romanzo però mi suona nuovo.
Il protagonista di "Colori proibiti" è un vecchio scrittore misogino che affida al giovane Yuichi il compito di sedurre e umiliare le donne per la propria vendetta, in quanto deluso dall'amore e dall'altro sesso. Il rapporto fra lo scrittore e il giovane uomo acquista via via sfumature omosessuali, sino pare ad un finale di pathos, uno di quelli che forse, irrazionali come sono, riescono però a sembrarti logici per qualche strana ragione.
So dove Mishima riesce ad arrivare, quanto a fondo riesce a grattare nell'animo umano; conosco ormai la sua immensa tavolozza di colori, e quanto bene, grazie ad essa, riesca a definire quelle ambiguità dei sentimenti, quella perversione sottile di cui non ho trovato traccia in scritti occidentali. In questo senso, Mishima è ciò che cercavo da tempo. Ho già avuto un travolgente e bellissimo assaggio delle sue capacità ne "Il Padiglione d'Oro", che, accostato a "La Voce delle Onde", riesce anche a rendere di più, visto il contrasto tanto acceso che esiste fra i due (quasi stenti a credere siano scritti dallo stesso autore).
Per questo motivo "Colori Proibiti" mi dà l'impressione di essere un libro imperdibile. Pregusto già i sapori che vi incontrerò all'interno, i mondi dei personaggi, il delinearsi delle loro figure. Nemmeno l'ho comprato e già lo amo.
Spero che Mishima non mi deluda. Nemmeno stavolta.

Operazione Promemoria

Premetto che non riesco a gestire la lista della spesa, figuriamoci un blog. Tuttavia il progetto nasce più o meno nella stessa maniera: considerato il mio amore per la lettura e il mio notevole spasimo per i libri che dovrò ancora leggere, per i quali penso non mi basterà un'intera vita, ho deciso di annotare in questo spazio tutto ciò che ai miei acuti sensi di lettore risulterà interessante.
Non solo: voglio ricordarmi del perché delle mie scelte, e poi magari comparare i presentimenti con il giudizio del dopo-lettura.
Penso ne uscirà qualcosa di carino, e, se non attraente agli occhi degli altri, quantomeno sarà utile nel crearmi un po' d'ordine; cosa che, per una persona che combatte strenuamente ogni giorno contro l'entropia (avendola vinta ben poche volte, lo ammetto) non è poi da buttare.